“La Panne” e l’ossessività


L’imputato, – disse, – dubita della sua colpa. È umano. Chi di noi può dire di conoscere se stesso, chi conosce i propri misfatti, le proprie colpe segrete?”

 

A causa di un guasto alla sua automobile, Alfredo Traps, rappresentante di commercio, è costretto a chiedere ospitalità in una villa isolata di un ex giudice in pensione. Il padrone di casa accoglie Traps e lo invita a passare la cena insieme a lui e tre amici, ex funzionari di giustizia che nel passato hanno calcato le aule di tribunale in veste di pubblico ministero, avvocato difensore e boia.
Durante le serate i quattro sono soliti a intrattenersi inscenando i grandi processi della storia come quello a Socrate o a Gesù, ma, per l’occasione,Traps viene coinvolto nel passatempo e chiamato a esser l’accusato del loro finto processo.

Non importa se non sono stati commessi crimini, poichè “..che lo si voglia o no, c’è sempre qualcosa da confessare”

Traps, inizialmente divertito, si lascia coinvolgere nel gioco, ma con il procedere del processo si rende conto che il confine tra reale e fittizio si fa sempre meno netto e che la giustizia non può esser considerata un concetto stabile e oggettivo.
A mio parere, da un punto di vista psicologico, l’esperienza e il processo di Traps risuonano con parte delle dinamiche ossessive.
Una situazione apparentemente banale, una panne d’auto, rappresenta la rottura del naturale scorrere della vita del protagonista che viene catapultato verso l’incertezza.
Come nell’esperienza ossessiva, il protagonista non riesce piú a vivere in modo “fluido”, manca l’ istintiva fiducia nel rapporto con sé e il mondo esterno. Sotto processo ogni comportamento è messo al vaglio, ogni scelta pensata e ripensata per valutare se coerente con il sistema di riferimento (etico, morale ecc..). In questa iper-riflessività, l’incertezza la fa da padrone e facilmente si trovano incoerenze interne che gettano la persona nell’angoscia, nella colpa.
In “Le panne” il tema della colpa e dell’espiazione vengono esplorati come esperienze complesse e profondamente umane, non solo semplici conseguenze a eventi esterni, ma anche modi per ritrovare significato e coerenza alla propria esistenza.